Home / articoli (pagina 8)

articoli

La Vita, il Cristo e il vero Sole

Avete notato come fluttuano le notizie? Nell'equinozio di primavera si discuteva della morte (il caso di Terry Schiavo). Oggi, prossimi al solstizio d'estate, si è discusso della nascita e della fecondazione. Chi ha chiamato in causa Dio, chi il corpo delle donne, chi Galileo Galilei e la ricerca scientifica e chi ha proclamato i diritti dei concepiti che piacciono tanto a Dio. Sui gusti, si sa, non si discute, ma perché a Dio piacciono gli embrioni e non i tanti bambini già nati, che vivono in condizioni disperate, è un mistero. Secondo me, il referendum è stato un successo. Ha dimostrato che entrambe, religioni e scienze, ignorano il significato della Vita oltre alll'evidenza di chi è che governa l'Italia. La verità fa bene in ogni caso. E' anche vero che alla fecondazione assistita siamo molto poco interessati. Il problema più grave è dare un futuro ai nostri figli, un mondo giusto, capace di rispettare la dignità dell'essere umano ed anche finalmente la donna. E avete notato quanti hanno citato Galileo Galilei, il fondatore del metodo scientifico? Nessuno dubita che sia proprio il metodo scientifico inadatto a comprendere il significato della Vita che è emozione, amore, eros. Giordano Bruno, contemporaneo di Galilei, aveva profeticamente annunciato: "se questa scienza, che tanti vantaggi porterà all'uomo, non comprenderà il significato delle sue scoperte, si rigirerà contro l'uomo". Forse vi interessa sapere che il costosissimo Progetto Genoma, che ha coinvolto i laboratori di ricerca di tutto il mondo ed è stato proposto da vari premi Nobel, quali Renato Dulbetto e Rita Levi Montalcini, non ha capito proprio il punto chiave, ovvero come si sviluppa la sequenza del DNA, subito dopo la fecondazione. Non lo possono capire, perché dovrebbero ammettere quello che non vogliono ammettere e cioè che la Vita è una Forza è intelligente. Dovrebbero accettare una visione dell'uomo e dell'universo che travolge anche le scienze, oltre alle religioni. Perché tanto interesse per gli embrioni? Per curare le malattie incurabili, ci viene risposto. Ma questa medicina, che dice di curare le malattie, sa perché e come ci si ammala? Sa cosa significa emettere, dall’alto delle sue cattedre, diagnosi infauste? Sono come sentenze di morte per chi crede alla scienza ufficiale. Purtroppo ci credono quasi tutti; la notizia sulla sua enorme cecità, pari a ben il 95% del tutto, infatti non viene diffusa e la mentalità comune la scambia per "certezza". La cultura è tutta al 5%. Il visibile è il 5% di tutta la massa calcolata. La Terra osservabile è molto meno del 5% (abbiamo osservato appena l'1% del suo raggio). Il cervello umano funziona al 5% delle sue potenzialità. Il DNA su cui il Progetto Genoma ha indagato è meno del 5%. I premi Nobel avevano già deciso a priori che il 95% fosse DNA spazzatura. Che questo sia l'errore più clamoroso della genetica è un fatto noto, tra gli addetti ai lavori, un fatto che i promotori hanno ignorato. Perché tanto più considerando che la ricerca, in Italia, non ha soldi e che quindi non è certo la disponibilità degli embrioni a favorirla? Perché dietro ci sono le industrie farmacedutiche ed interessi che vi lascio immaginare... Solo il 25% è andato a votare. Dato lo scarsissimo interesse per la fecondazione assistita, è stato un successo. E' stato soprattutto per un'affermazione di libertà, un rifiuto dell'ultima crociata della chiesa. Confrontato con il successo degli altri referendum, molti hanno parlato di crisi del laicismo. Secondo me, è lacrisi di uno scientismo che pret

Continua »

VITA, MORTE e RESURREZIONE

Sono i temi che si dibattono in questi giorni, amplificati dalla settimana di Pasqua e da molte agonie pubbliche. A parte le vicende personali, verso le quali è doveroso il rispetto, questi temi dimostrano la grande confusione in proposito, puntano il dito sulla vera piaga che affligge l'umanità: una conoscenza che ignora il significato della vita e della morte, nonché della resurrezione. Vita e morte sono misteri, per scienza e medicina, e la resurrezione è un miracolo, riservato a Dio, per le religioni. L'alchimia è un'eresia per entrambe, scienze e religioni. L'emozione legata alla morte è grande, perché significa separazione, un distacco da chi abbiamo conosciuto ed amato. E oggi è grande l'emozione per la morte del Pontefice, non solo per la sua opera instancabile che lo ha visto protagonista in primo piano, tutti i giorni o quasi, in TV. Lo è anche, a mio parere, perché il futuro è incerto. Il gregge ha perso il suo pastore, la sua guida ed i suoi interventi in rappresentanza di un Dio che è riuscito a rendere quasi simpatico. Dio non è apparso più così punitivo come un tempo, si è dimostrato persino a favore della pace, disposto a dialogare con le altre religioni che dicono di rappresentarLo sulla terra, ma è rimasto comunque rigido, anzi rigidissimo in fatto di morale, sesso e procreazione. Gesù Cristo guariva, risuscitava i morti, donava la vista ai ciechi. Oggi la medicina tende a prolungare la vita, il bene, ed a combattere il male, la malattia. Non c'è più l'accanimento terapeutico, ma sofferenze e malattie vengono ancora considerate naturali, passaggi necessari, legati alla morte. La malattia del Papa è stata l'emblema del dolore, il simbolo "del Vangelo della sofferenza", come alcuni lo chiamano. Il Papa è stato un grande della storia, ha combattutto e travolto il comunismo, criticato il capitalismo, ha chiesto perdono per gli eccidi compiuti dalla Chiesa nel passato, ma non ha vinto il male, anzi, al contrario, lo ha impersonato e mostrato a tutti. Gesù Cristo aveva definito se stesso come la vita, la verità, la via. E' morto, risorto ed asceso al cielo. Non sono miracoli, ma fenomeni naturali che oggi si possono spiegare se si riconosce l'esistenza della Forza che li genera. Forza è sinonimo di messaggio, ovvero informazione. Non a caso Gesù stesso si è definito il Messia, cioè il Messaggio. La terra gira intorno al sole, che dista 150 milioni di km, perché sa che c'è il sole e lo sa perché la forza di gravità è il messaggio che la informa. L'uomo si comporta come un nemico nei confronti dell'altro uomo e della natura, perché sa o meglio crede di essere separato da tutti gli altri e, soprattutto, separato da Dio che richiede verginità, segregazione delle donne, procreazione non desiderata, una vita di rinunce e di rassegnazione al dolore, una vita senza dignità. Oggi tutti i misteri si possono spiegare, riconoscendo che la Forza è Intelligente, ma rimangono tali, perché domina la divisione. La divisione tra bene e male è, a mio parere, il cardine di una conoscenza che coltiva il mistero, lacera l'essere umano e lo rende schiavo della sofferenza. La conoscenza è divisa tra scienze, che escludono l'intelligensa delle forze, e religioni delegano tutto a Dio il quale, pur avendo creato un universo immenso, è interessato sempre al sesso degli umani superficie della terra. Una divisione fittizia e funzionale alla divisione stessa. Infatti le scienze non hanno alcun modo di separare il corpo umano dalle forze; quindi non possono sapere se l'intelligenza è delle forze e/o dell'uomo. E' vero che il cervello umano ha capacità cognitive straordinarie, superiori a quelle di tutte le altre specie, ma il segreto si spiega con un suo particolare accoppiamento con la Forza, cioè con la sua verticalità. La comunione diretta, ovvero la sinergia tra il corpo umano e la Forza, è la co

Continua »

LA RIVOLUZIONE ORGANICA

L’essere umano ama la pace, vuole felicità, benessere, armonia, gioia, libertà. Perché finora ha ottenuto il contrario di tutto ciò che vuole? Perché è vittima di un tiranno invisibile, il suo stesso intelletto. L'intelletto crede nelle potenza delle idee, si impegna e combatte affinché queste vincano, siano elette e riconosciute dagli altri e non si rende conto che le idee non servono a cambiare il mondo. Le idee sono come gli antichi dei dell'Olimpo che litigano e non cambiano nulla, perché sono di una parte contro l'altra. La battaglia delle idee, così cara ai politici, è la palese dimostrazione della loro impotenza. Idea è qualsiasi dio, ideologia politica o anche teoria. Credere nelle idee è come essere sordi, ignorare la voce della coscienza che è l'unità e la comunione di ogni singolo individuo con il tutto. Siamo tutti parte di un Organismo Vivente che comprende terra ed umanità. L'Organismo è oggi in repentina e profonda evoluzione. La coscienza di sé serve per uscire dalla trappola dell'impotenza e diventare il protagonista di una nuova era. Gli eventi politici sono parte dell'inganno che tende a nascondere quello che sta succedendo. E' la rivoluzione organica, la fine di un'era dominata da una luce falsa, quella elettromagnetica e l'inizio di una nuova era che svela la nostra umana immortalità ed il vincolo eterno ed indissolubile con l'intero Universo Organico, con la Forza, la Vita.L’essere umano ama la pace, vuole felicità, benessere, armonia, gioia, libertà. Perché finora ha ottenuto il contrario di tutto ciò che vuole? Perché è vittima di un tiranno invisibile, il suo stesso intelletto. L'intelletto crede nelle potenza delle idee, si impegna e combatte affinché queste vincano, siano elette e riconosciute dagli altri e non si rende conto che le idee non servono a cambiare il mondo. Le idee sono come gli antichi dei dell'Olimpo che litigano e non cambiano nulla, perché sono di una parte contro l'altra. La battaglia delle idee, così cara ai politici, è la palese dimostrazione della loro impotenza. Idea è qualsiasi dio, ideologia politica o anche teoria. Credere nelle idee è come essere sordi, ignorare la voce della coscienza che è l'unità e la comunione di ogni singolo individuo con il tutto. Siamo tutti parte di un Organismo Vivente che comprende terra ed umanità. L'Organismo è oggi in repentina e profonda evoluzione. La coscienza di sé serve per uscire dalla trappola dell'impotenza e diventare il protagonista di una nuova era. Gli eventi politici sono parte dell'inganno che tende a nascondere quello che sta succedendo. E' la rivoluzione organica, la fine di un'era dominata da una luce falsa, quella elettromagnetica e l'inizio di una nuova era che svela la nostra umana immortalità ed il vincolo eterno ed indissolubile con l'intero Universo Organico, con la Forza, la Vita. Buona parte dell’umanità oggi sente verità non dette in TV; vuole pace, giustizia, trasparenza, sincerità, rispetto, libertà da qualsiasi dipendenza. Sono i prodromi della rivoluzione organica, l'evidenza che la Terra è un Essere Vivente di cui noi umani siamo in potenza cellule. I segnali sono molti. La forma della superficie che cambia, tempeste e cicloni ovunque, ghiacci che si sciolgono con rapidità crescente, il riscaldamento globale che avanza, la probabile era glaciale che si può innescare all'improvviso, il grande terromoto nel Sud-Est asiatico del quale già non si parla più. Quel terremoto ha spostato l'asse terrestre; il fatto è stato liquidato con un intervento in TV del premio Nobel C. Rubbia il quale ha spiegato che l'asse terrestre cambia in 19 anni tanto quanto è cambiato, con il terremoto, in pochi minuti e che quindi non c'era da preoccuparsi. E' giusto non preoccuparsi, ma occuparsi e riconoscere la natura degli eventi si. Un'azione in pochi minuti non è la stessa azione che dura molti anni. I fisici sanno che l'azione conivolge l'energia ed il tempo e che le unità di azione sono i quanti. Il terremoto è stato un salto quantico dell'asse e chi si ricorda che il tempo e cioè il giorno dipende dall'asse di rotazione o spin può capire che il salto quantico ha cambiato lo spin della Terra. Quel terremoto è stato un primo segnale dell'allineamento degli spin tra la superficie della Terra ed il suo "cuore" interno, forse il primo di una serie di eventi che sveleranno la verità: tutta la Terra è viva e composta da vari mondi intelligenti. La Terra è viva, intelligente e sta rinascendo a nuova vita; i “disastri” come lo tsunami sono prevedibili. La “nuova Terra” sconvolge la superficie della vecchia, così come un uomo nuovo sconvolge il vecchio, attaccato alle sue abitudini, a vivere nella paura della morte e a delegare la gestione del mondo a chi dice di saperlo fare. I fatti dimostrano che nessun regime "democratico" o ha mai eliminato le ingiustizie, la fame e la divisione lacerante tra i pochi ricchi e i tanti poveri. Anche il Sole è in fermento e in evoluzione, come provano le sue tempeste magnetiche. La verità è che siamo alla fine di una vecchia era ed all’inizio di una nuova, in cui scompare il “potere” che ha calpestato il pianeta senza rispetto per la sua bellezza e senza riguardo per le sue risorse. E’ l’evoluzione della coscienza umana, l’evidenza che la “realtà” cambia se cambia la coscienza del suo osservatore che partecipa alla realtà ste

Continua »

Il metodo: divide et impera

Non amo parlare di me e del caso che ha cambiato la mia vita, 25 anni fa. Lo faccio perché il caso subisce oggi una nuova risonanza e si arricchisce di illazioni che lo ripropongono sotto una nuova luce. Dopo venti anni, è giunto in Italia il Dossier Mitrokhin, un documento poco credibile, secondo il giudizio di vari governi, che invece qui diviene oggetto di un'inchiesta parlamentare. "Non è archeologia spionistica, c'è Moro nel dossier Mitrokhin..." riporta un testo dell'agenzia ANSA del 22 ottobre 2004. Il mio caso è infatti legato a quest'ultimo e citato come perno per dimostrare l'attualità del Dossier. E' successo nel '79. Ero da poco separata dal mio primo marito ed abitavo con le mie due bambine, allora di 11 e 4 anni, in una casa luminosa e grande, passata poi alla storia come il "covo di Viale Giulio Cesare". Ignara della loro vera identità e del contenuto dei loro bagagli ho ospitato Morucci e Faranda, brigatisti legati al sequestro di Aldo Moro, avvenuto l'anno prima, nel '78. Avevo all'epoca un incarico docente all'Università di Calabria e quindi mi alternavo tra i miei impegni didattici, a Cosenza, e quelli familiari, a Roma. Quando ero a Cosenza, le mie bambine si trasferivano in casa dei miei genitori, nonni premurosi e molto affezionati alle nipotine.

Continua »

ATLANTIDE, IL TEMPO E L’ETERNITA’

Due grossi quotidiani offrono in questi giorni la storia a dispense e cominciano, come al solito, con quella dell’antico Egitto. E' una grande civiltà durata millenni, molto a lungo rispetto alla vita del singolo individuo ed anche la durata dell'attuale civiltà industriale, ma comunque un tempo molto breve rispetto alla vita del pianeta. La Terra ha almeno 4 miliardi di anni, i dinosauri hanno dominato la sua superficie per almeno 200 milioni di anni, ed invece la storia umana, di questa specie "intelligente", audace, l'unica che considera normale la guerra, sarebbe cominciata solo 13 mila anni fa. Da notare che la realtà è ciò che l'osservatore cosciente osserva, per un noto principio della fisica*. Poiché, secondo la convinzione comune, l'osservatore non c'era prima dell'inizio della storia e non c'era nemmeno nei millenni passati, la "realtà storica" è quella che ci raccontano ed alla quale crediamo, perché fa parte dell'educazione comune. Sin dalle scuole elementari e quindi in un'età in cui il cervello è ancora plastico certe "verità" si imprimono più facilmente e rimangono come "memoria" storica sulla quale ben pochi si interrogano o indagano. Poiché gli uomini, si sa, dimenticano, l’importante è ripetere. La “verità” diventa ciò che si ripete a scuola, nei giornali ed in TV. Nessuno ha trovato tracce dell’anello mancante tra uomo e scimmia, la biologia molecolare smentisce in modo categorico l'evoluzione dell'uomo dalle scimmie, ma tutti o quasi credono che sia andata così e forse sono gli stessi che credono alla freccia del tempo , unica ed irreversibile...

Continua »

Tracce di un’altra genesi

Creazione o evoluzione? Entrambe non hanno prove e presumono l'impotenza dell'uomo. Educare i bambini ad alternative false è il modo per conservare il potere, basato sulla divisione tra credenti ed una conoscenza scientifica che ignora ben il 95% del tutto E così la partita "dio-scimmia" è tornata in parità, grazie alle decine di migliaia di intellettuali, che hanno firmato l'appello affinché la teoria dell'evoluzione fosse re-introdotta come materia di studio nella scuola media. E' bello vedere una schiera così folta, in genere divisa su tutto, ma così compatta nel credersi erede delle scimmie.. C'era una volta l'Eden... Dell'età dell’oro sono impregnate tutte le culture di ogni parte del mondo e non solo la Bibbia. Miti e leggende dell’antica Grecia e di Roma, civiltà precolombiane, indiani di America, Maori in Nuova Zelanda narrano tutti di un stato di benessere e prosperità in cui l’uomo viveva felice, senza bisogno di lavorare. La memoria di questa mitica età è stata cancellata sia dalle religioni che dalle scienze. Le tre religioni monoteiste si fondano tutte e tre sulla Bibbia, su un "dio" tanto "buono" che condanna l'uomo a"lavorare con il sudore della fronte" e la donna a "partorire con dolore". La tesi dell'evoluzione biologica viene attribuita a C. Darwin, ma l'ipotesi che gli uomini discendano da un comune progenitore che comprende anche le scimmie è una derivazione che non ha mai trovato alcuna prova. Il famoso "anello mancante" tra primati e umani manca, malgrado tutti gli sforzi compiuti finora per trovarlo e le schiere di paleontologi sguinzagliati alla ricerca di ominidi dalla postura eretta, presunti “progenitori” dell’umanità... scimmiesca.

Continua »

Vita su Marte

Marte è senza vita? In apparenza si e non solo Marte, secondo l'astrofisica; tutto l'universo è vasto, deserto e desolato... L'inganno oggi deriva proprio da questa scienza che tutti credono affascinante ed innocua. Tutti credono alle immagini inviate dalle sonde spaziali e non sanno che queste immagini sono trasmesse dalla luce elettromagnetica, la luce illusoria che illumina una minuscola parte e ci induce a credere che sia il tutto. La scienza può vedere solo il 5% del tutto e di fatto vede molto meno. Ad esempio della Terra osserva solo la crosta, appena 1% della sua intera massa. Che si nasconde sotto la superficie della Terra e che cosa sotto la superficie di Marte?

Continua »

Il Nuovo Mondo

Siamo agli albori di un nuovo mondo. Si intravedono le prime luci in un nuovo modo di essere e di sentire la vita, l’unità, il bisogno di giustizia, di verità, prosperità e benessere di tutti; è la coscienza organica che emerge e cresce di giorno in giorno... I segnali che indicano l’avvicinarsi di una svolta epocale sono molteplici; clima, gravità, campo magnetico terrestre stanno cambiando a ritmi accelerati... L’informazione falsa e distorta del vecchio mondo tende a suscitare panico e rabbia, a distogliere l'attenzione verso la vera meta dell'uomo: un nuovo mondo, ricco di gioia, benessere ed armonia che vedrà svanire qualsiasi potere...

Continua »

Black out e informazione

Un altro black out ha coinvolto l'Italia, questa volta, e colto i romani nel bel mezzo della notte bianca. Malgrado i disagi e la paralisi generale, non ci sono state scene di panico per le strade di Roma, né di New York e Londra. Al contrario si sono viste espressioni di amicizia ovunque; molti si sono ritrovati con un strano senso di pace, non pi˜ obbligati a correre contro il tempo, il tiranno che ci assilla. Abbiamo avuto il tempo di parlare con il vicino, di riconoscere in lui gli stessi nostri problemi e lo stesso bisogno di giocare, stare insieme, godere dell’arte, della cultura e, soprattutto dell’amicizia e del rispetto reciproci. Un’occasione quindi per staccarsi dalla corsa folle che ci separa verso mete in apparenza distinte, ma che hanno tutte lo stesso effetto: la corsa e l'affanno quotidiani. Un’occasione anche per capire che la rete elettrica è non solo fragile e vecchia, ma anche tiranna nei confronti dell’uomo e di tutta la societý, oltre che facilmente vulnerabile; il suo tallone d'Achille è la concentrazione nelle mani di pochi gestori dai quali dipendono milioni e milioni di consumatori. La produzione di energia elettrica potrebbe essere libera, differenziata, appropriata al particolare territorio ed ai peculiari consumi; potrebbe così non inquinare, non creare l’attuale massiccia dipendenza dal petrolio ed anche ridurre i costi sociali. Ma c’è ancora di più: il senso di sollievo che ha procurato il black out è simile a quello provato quando si riesce a sfuggire dalle città; in campagna o in montagna, si dormono sonni più tranquilli, i sogni aumentano, il riposo è più sano e profondo, perché siamo lontani dal "rumore" elettromagnetico, dall’elettrosmog che inquina ogni giorno la mente e mina la salute del corpo; lontano da giornali, radio e TV ci si sente pi˜ liberi, pi˜ in armonia con l’ambiente, più... umani e più attenti ai messaggi della natura. Oggi appaiono due modi distinti di affrontare il "problema energia": uno è quello tradizionale e cioè la costruzione di grosse centrali, utili al controllo di intere popolazioni; un altro è quello di utilizzare le risorse locali, le energie dolci e, soprattutto, il risparmio e così di evitare le dispersioni di calore che inquinano l’ambiente, oltre che essere indipendenti dai combustibili fossili. Sono due modi di vedere la società ed è ovvio che le simpatie di chi ama la libertà e rispetta la natura vanno più al secondo. Tuttavia la lotta tra i due modi di affrontare il "problema energia" è falsa ed utile a creare due schieramenti opposti che comunque non riusciranno a risolverlo, perché la verità è che il "problema energia" non c’è. E' come il problema della "pace" che vede due schieramenti opposti tra i pacifisti che chiedono "pace", senza ottenerla, ed i governi "democratici", guerrafondai che la fanno a dispetto della volontà dei popoli. I "problemi" sono creati da un sistema politico folle, incapace di soddisfare i problemi più elementari, ma tenacemente attaccato alla divisione in centinaia di stati, l’uno contro l’altro armati. Alla radice di qualsiasi problema c'è la convinzione falsa che siamo divisi ed "obbligati" a combattere l’uno contro l’altro. L’idea della separazione da Dio, induce l’uomo a separarsi dall’altro uomo. Se comprendiamo che siamo tutti parte di un unico Organismo, le ingenti spese militari e relativi consumi energetici sparirebbero come neve al sole. Anche la crisi cronica del sistema politico mondiale, il debito, si potrebbe risolvere d’incanto, se solo i governi agissero nel rispetto della volontè dei popoli. E la volontè comune a tutti è quella di essere felici, amarsi, essere liberi di esprimere la propria creatività, dedicarsi al gioco, alla cultura, allo sport, alla creazione del bello, alla capacitý di soddisfare i propri bisogni, senza depredare o sfruttare gli altri o l’ambiente. L’energia non manca; è utilizzata male e per fare del male. La vera grande risorsa dell'uomo è la verità che non emerge mai dai giornali e da TV, riempiti dalle parole dei politici, degli intellettuali e del papa, cioè da parole tanto belle quanto vane e non aderenti ai fatti. Per conoscere la verità sulle cause del black out del 27 settembre, sono state istituite almeno otto commissioni di inchiesta... . Sulle vere cause della tropicalizzazione del clima la scienza fa ricerche che non sono finora approdate a nulla; queste in parte escludono l’effetto serra come causa e quindi assolvono governi che non vogliono rinunciare alle emissioni nocive di anidride carbonica. Le stesse autoritè italiane che, a luglio, all’epoca del black out di New York, avevano assicurato che, in Italia, l’effetto domino sarebbe stato impossibile, oggi ci assicurano che i black out ci accompagneranno per tutto il 2004. Sulla base di quali fatti, se i fatti non sono chiari? In compenso tutti i giorni la TV annuncia che a Natale prossimo si diffonderý un nuovo temibile virus. Il modo di trasmettere le informazioni è aleatorio, incapace di riconoscere le cause, ma comunque sempre pronto ad esaltare la paura e la sindrome della carenza che affligge l’umanitè, da millenni. Il mondo così detto "civile" è oggi in una grave crisi economica, prossima al collasso; è basato su finanze fittizie, "virtuali" che diventano reali perchÈ miliardi di uomini le producono, lavorando tutto il giorno per poi consumarle nel tempo "libero", essere afflitti dai debiti, dalle tasse, dai mutui e rinunciare oppure pagare a prezzi esorbitanti svaghi, cultura e spettacoli. Gli uomini prestano fede all’informazione che esalta il bisogno di energia e di protezione, la presunta necessità, da un lato, di fare guerre e, dall’altro, di accrescere i consumi. Ed i consumi più redditizi, si sa, sono quelli di "beni" che non fanno bene, armi e farmaci. Miliardi di uomini credono ancora quel "dio" che ha condannato l’uomo a "lavorare con il sudore della fronte". Il pianeta terra è oggi ridotto ad una colonia penale, con i guardiani "cattivi" che propongono i lavori forzati per tutta la vita e quelli pi˜ "buoni" che offrono uno straccio di pensione quando sei vecchio e stanco. Oggi la tecnologia può sollevare l'uomo dalla fatica fisica. Tuttavia la tecnologia "elettrica" ha introdotto un altro tipo di fatica, ancora più insidiosa: quella prigio

Continua »