La crisi? Si, di una vita uterina, costretta da orizzonti culturali confusi e arroganti. La nascita della libertà dalla tirannia alla quale tutti si inchinano: il tempo.
Da millenni siamo schiavi di una tirannia invisibile, ma reale: il tempo lineare che l’economia lega al debito e le scienze venerano come un “dio” unico, immutabile ed estraneo. La venerazione per questo “dio” è l’effetto di un’ignoranza comune: la natura reale della materia nucleare. Le scienze dicono che è composta quark, dipinti come palline. Se i quark sono micro buchi, neri e bianchi, è facile capire che i nostri corpi, composti di quark, sono in comunione naturale con gli universi paralleli. Non solo: scopriamo anche l’eterna armonia – la composizione di infiniti tempi – e perché la materia nucleare è vergine.
I quark sono buchi coperti dal velo elettromagnetico, perché la loro velocità di rotazione è bassa.
Ora il campo, che i saggi chiamano Il FIUME DELLA VITA e le scienze “corrente nucleare debole”, sta accelerando la loro rotazione, provocando una fusione nucleare tra gli universi. Osservando oggi i tanti fenomeni naturali che le scienze non spiegano e che i media evitano di diffondere, scopriamo che la Vergine sta partorendo, cioè offrendo all’uomo la possibilità di vivere l’unità con gli infiniti universi intelligenti nel futuro rispetto all’istante che qui è presente. E’ la dissoluzione del “velo” – il campo elettromagnetico – che ha circondato la Terra per millenni e limitato l’osservazione del cielo al solo passato.
Il Parto è quella trasmutazione nucleare, passata alla storia come resurrezione del corpo: svela l’abbondanza della natura e la possibilità per tutti gli umani di goderne. Per farlo ognuno deve saper usare l’energia oscura operante nel proprio cervello emozionale, la porzione più cospicua ed essenziale che le religioni hanno represso con una morale afflitta dalla sessuofobia.
Se il ciclo delle macchie solari manterrà il suo ritmo abituale, il Parto si potrebbe concludere entro la prima metà del 2013. Sarà la nascita di una società organica, prospera e cosciente della propria eternità.