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La centralità dell’Uomo e i tanti misteri irrisolti del sistema solare

Fig. 1 – L’allineamento del 24 giugno 2022 ha coinvolto ben cinque pianeti e pure la luna, in apparenza tra Venere e Marte

L’allineamento ha coinvolto ben cinque pianeti – Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno – oltre alla luna che appare tra Venere e Marte.

Questo allineamento è relativo al nostro punto di vista – la superficie della terra – che ruota intorno al proprio asse in 24 ore circa. Il fatto curioso di questo allineamento è stata l’ordine apparente dei pianeti, lo stesso delle loro rispettive distanze dal sole, un fatto tutt’altro che ovvio. I pianeti ruotano intorno al sole – che è al centro del sistema solare, dice l’astronomia  copernicana. Tutti ricorderanno la diatriba tra la visione eliocentrica – il sole al centro del sistema solare – promossa prima da Copernico e poi da Keplero – e quella tolemaica che, invece, poneva la Terra al centro. La diatriba è narrata persino alle scuole elementari ed è questo uno dei motivi per cui quasi tutti, una volta adulti, considerano la scienza una certezza “oggettiva” e indiscutibile, indipendente dai sogni e dagli aneliti, l’arte e la musica, la poesia  gli “esperti” ignorano  l’astronomia, basata sul principio copernicano che mette il sole al centro del sistema solare.

“Il centro dell’Universo è l’Uomo” diceva Giordano Bruno.
Ora abbiamo i mezzi per capire qual’è la “centralità” di cui parlava il grande eretico del Rinascimento.

Non è un centro geometrico, bensì un centro cibernetico. 

“It from bit” diceva John Wheeler, proponendo una concezione cibernetica dell’Universo, peraltro anticipata e illustrata dalle cattedrali medioevali che descrivono la complessa scacchiera cosmica 

sottolineando la relatività e l’universalità dei movimenti e la potenziale abilità umana a comprenderne le cause.

“Datemi un punto fermo e vi solleverò il mondo” diceva Archimede. Oggi sappiamo che il punto fermo non c’è, tutto si muove, ogni corpo, grande o piccolo, persino ogni corpuscolo o particella elementare ha energia cinetica, connessa ai suoi diversi movimenti, non bisogno di fare benzina.

“Il segreto dell’energia inesauribile è il doppio movimento” diceva Giordano Bruno.

I saggi dell’Oriente parlavano di due forze “opposte” – una centrifuga e, l’altra centripeta – che si possono comporre tra loro in tanti diversi modi. Negli ultimi decenni i fisici scoprono l’entanglement, la connessione istantanea tra i moti, anche se sono distanti milioni o persino miliardi di anni-luce tra loro.

Il linguaggio della Natura è geometria e musica, diceva Pitagora, anticipando di millenni le scoperte della fisica quantica e il fenomeno ora chiamato entanglement, fenomeno che rende ridicoli sia il distanziamento sociale sia l’uso delle mascherine. Ora anche i fisici corrono a vaccinarsi, magari si ammalano, ma “in forma più lieve”… si dice e si crede.

“Un’unica forza, l’Amore, unisce infiniti mondi intelligenti” diceva Giordano Bruno.

“Siete in questo mondo, ma non di questo mondo”, anticipava Gesù secondo quanto riportano i Vangeli.

Ora Roger Penrose – premio Nobel 2020 per la fisica – li calcola e dimostra che gli infiniti mondi hanno infiniti tempi, sono cioè nel futuro, anzi in diversi futuri, rispetto al presente che noi osserviamo. Ora possiamo capire che lo spazio – lo spaccio – come lo chiamava Giordano Bruno, è un effetto della “bestia trionfante” e urge un salto all’iperspazio non solo fantascienza, ma anche scienza, nonché coscienza: è “sapere di non sapere“. come suggeriva Socrate interrogarsi sul significato di “realtà”. Quella che vediamo? No, quella che crediamo che sia, “grazie” a un’educazione scolastica che è vittima e arteficie della grande illusione provocata dalla luce elettromagnetica, la luce illusoria che predomina su tutte le nostre comunicazioni e che, insieme alla gravità, genera lo spaziotempo, ha dimostrato A. Einstein con la Relatività Generale.

 

 

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