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La resurrezione è un miracolo? No, un’alchimia che possiamo compiere…

Fig. 1 – Le cellule note come astrociti, presenti nella materia bianca del cervello umano

Noi, umani, siamo gli unici mammiferi eretti, durante la veglia ma non durate il sonno. Abbiamo solo due gambe e, secondo la fisica, ne servono almeno tre per avere una postura eretta stabile. Che cosa erige i nostri corpi?

La volontà di erigerci e lo stato cosciente, diverso da quello dormiente.  Fenomeno ancora “misterioso” che percepiamo come sensazione o voce interiore, come intuizioni e/o pure come sensazioni che la “realtà” non è quella descritta da scuola, università e media. Abbiano una Mente superiore, fatta di Materia Bianca, caduta come Biancaneve un lungo sonno mortale, cioè nell’inconscio, forse connesso alle abilità delle cellule stellari gli astrociti – che la compongono (Fig. 1). La Materia Bianca è la porzione più cospicua, ben il 70% dell’intero cervello ed è… addormentata.

Fig. 2 – La Materia Bianca, la porzione più cospicua del cervello, è addormentata.

Sensibile a intuizioni e sensazioni, la nostra Materia Bianca è come Biancaneve, ha prontezza e agilità, un irreprimibile bisogno di libertà, ma cade in un sonno profondo se mangia la mela offerta dalla “matrigna cattiva”. “E’ la materia composta di atomi” – scrive Giordano Bruno (1548-1600) – anticipando le scoperte recenti. I corpi umani non sono composti di atomi, ma di grosse molecole organiche che combinano insieme migliaia e persino decine di migliaia di atomi, indicando così l’importanza cruciale delle  combinazioni, alla base dell’antica cabala e anche dell’attuale fisica quantica. E… da cosa dipendono le combinazioni?

Sono effetti del caso come si crede? No, di una causa precisa – la volontà di usare “il lato luminoso della Forza” e così capire che la realtà dipende da una scelta di fondo: quella di “essere o non essere l’artefice della propria esistenza”.

Molti vivono in modo automatico, si adagiano sulla narrazione comune, non si chiedono cos’è la Vita, né usano il “lato luminoso della Forza” citato ora dalla fantascienza e indicato in passato come “il Fiume della Vita“. Il “Fiume” può essere il flusso dei messaggeri, noti come bosoni Z, che ci penetrano e animano i nuclei delle molecole organiche dei nostri corpi. Dotato di velocità molto, molto elevate, il Fiume spiega quel processo che ha avuto diversi nomi:

1 – Resurrezione del corpo, un “miracolo” riservato a “dio”, Gesù che non ha mai detto di esserlo.
2 – Alchimia organica,
 suggerito dai tanti eretici, perseguitati dalla chiesa e spesso condannati al rogo.
3 – Fusione nucleare fredda proposta da scienziati invisi alle accademie e attenti alle abilità dell’Acqua.

Questi processi sono ignorati “grazie” alla convinzione comune che la materia sia fatta di “palline” o di mattoncini, organizzati in complessi edifici dal “Grande Architetto”. Così ignoriamo quell’oracolo interno che è la nostra stessa abilità a prevedere gli eventi ed esserne i protagonisti, contribuendo a un futuro nuovo, diverso dal passato.

Il progetto è stato consentito a pochi “potenti” e vietato ai popoli. Eppure tutti abbiamo intime relazioni con le due forze nucleari che la fisica osserva e chiama una “debole” e l’altra “forte” e di cui ora riconosce i diversi effetti sulla materia: quella “forte” divide e impera e quella “debole” unisce e anima, è la forza ecumenica – l’eucaristia naturale – che possiamo realizzare, se lo vogliamo, senza alcun bisogno del consenso altrui né di intermediari.

La forza “debole” è trasmessa da messaggeri velocissimi, copiosissimi e onnipresenti, che tre fisici – S. Weinberg, Sheldon Lee Glashow e Abdus Salam – hanno previsto in teoria e, per questo vinto il premio Nobel 1979. I tre tipi di messaggeri sono stati osservati al CERN nel 1983 e chiamati bosoni vettoriali (W+ ,Z, W-). Sono 100 miliardi di volte più copiosi dei protoni che compongono tutti i corpi osservati, inclusi quelli umani, sono “sovrannaturali” nel senso che sono copiosissimi e velocissimi, indipendenti dallo spazio, dal tempo e pure dalla gravità.

Non a caso  gli artisti li hanno dipinti con le ali e chiamati “angeli”. Ora sappiamo che tutti i corpi, umani inclusi, hanno intime relazioni con questi bosoni che sono velocissimi, copiosissimi e senza peso, liberi e indipendenti dalla gravità.

Abbiamo relazioni con gli “angeli” ovvero i bosoni? Si e possono manifestarsi in intuizioni, sensazioni, attimi fuggenti in cui percepiamo profonde verità, occasioni per compiere scelte importanti, decidere se “essere o non essere”, ciò che siamo davvero. “Condannati a lavorare con il sudore della fronte?” No, liberi di “tuffarci nell’impetuoso Fiume”, diceva Giordano Bruno, acquisire un nuovo sapore e divenire il sale della Terra”, diceva Gesù (fig. 3). Sono possibilità reali e pratiche, possibili per chi mette in atto quel principio sovrano che è la volontà.

Fig. 3 – La comunione tre la Forza, una e trina, chiamata “Elettrodebole” e i 12 apostoli, è rappresentata in un affresco presente nella “cappella sistina del Medio Evo” che si trova a Roma.

E allora perché noi sentiamo il peso, la gravità e la fatica? Perché siamo obbligati a lavorare con il sudore della fronte e, se donne, pure a partorire con dolore?  Perché la materia non è fatta di “palline”, bensì di movimenti centrifughi e centripeti, i primi, generati dalla forza “debole” e i secondi da quella “forte”, i primi percepiti come unità e gioia e, i secondi, come rabbia e lotta. La Saga di Guerre Stellari li illustra, spiega che è stupido lottare contro i forti, perché la lotta li rende più forti. Tutto l’universo sta all’improvviso accelerando l’espansione e quindi vincendo l’attrazione di gravità che finora abbiamo considerato universale.

La gravità è un effetto dal confinamento nucleare, che è anche la causa di malattie, quali il cancro, “inguaribili” perché la chimica farmaceutica non si occupa dei nuclei. Varie medicine “alternative” riconoscono la natura della materia e le sue relazioni intime con il magnetismo, che appare “debole”, ma di fatto non lo è.

Fig. 4 – Il celebre “albero del bene e del male” è il nostro sistema nervoso, che comunica solo con l’elettricità e non con il magnetismo.

Il “debole” espande e unisce, mentre il “forte” divide e impera.

ll “debole”si sente dentro come bisogno di amore, giustizia e verità. Il “forte”, invece, come rabbia e paura del “nemico”, “nemico” che cambia sempre volto e non manca mai.  Siamo immersi in un Gioco Cosmico e di fronte a un evento epocale che sconvolge la vetusta e inutile lotta tra bene e male e indica la Via verso la Nuova Era.

E’ l’abilità a discernere il bene dal male. Siamo quindi di fronte a un bivio, a una scelta epocale. La prima, quella della lotta, è durata millenni con i risultati tragici che ben conosciamo. L’altra è un cambiamento profondo che dipende dai tanti che lo vogliono e si comportano in modo da realizzarlo in pratica.

Siamo di fronte a una svolta epocale che dipende dalla nostra volontà: se continuare a fare i credenti nella narrazione ufficiale, dipendere dall’albero del bene e del male. E’ il nostro sistema nervoso, afflitto dal dualismo ovvero dal bipolarismo, tipico dell’elettricità, e incapace di usare in modo conscio il nostro sistema linfatico che genera gli anticorpi e ci guarisce da ogni male.

Siamo di fronte a un radicale cambio di paradigma che in fondo  dipende dalla nostra volontà di evolvere, di essere ciò che siamo – i protagonisti della realtà – e non i sudditi o meglio i succubi di una mentalità che non ha prove e, al contrario, è smentita da molti eventi osservati in cielo e terra e ignorati da quasi tutti i media. 

Il “segreto” per evolvere? Conoscere se stessi, riconoscere la propria volontà e metterla in atto con azioni coerenti alle stessa volontà.

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