Siamo senza risorse e lontani dalla nostra fonte prima di energia il “sole”? No, siamo afflitti da una gigantesca illusione ottica. Dati recenti confermano quello che gli astronomi tolemaici avevano suggerito millenni fa. Lo spazio “vuoto” è come una sala di specchi, pieno di plasma liquido e di energia oscura, è multidimensionale e ripiegato su se stesso, composto cioè di strutture frattali che ripetono le stesse forme su molte diverse scale e sono simili alle “sfere cristalline” di cui parlavano gli antichi astronomi. Insomma lo spazio “vuoto” è pieno di cristalli liquidi, simili a quelli che usiamo nei nostri schermi TV. Così lo spazio “vuoto” può assumere innumerevoli strutture diverse e dare l’illusione di uno spazio infinito che in realtà non esiste. Queste strutture invisibili smentiscono il principio copernicano, con cui l’astronomia contemporanea oggi calcola le distanze. Non solo: queste strutture possono aver subito bruschi cambiamenti che hanno modificato le leggi fisiche e le dimensioni dei corpi, inclusi quelli umani. Così possiamo spiegare perché Atlantide era un grande civilizzazione “scomparsa” a causa di un brusco cambiamento di stato, una solidificazione del “vuoto” che è anche dentro gli atomi, anche quelli che compongono i corpi umani. Questo cambiamento ha accresciuto la gravità, reso più abbagliante la luce elettromagnetica e più debole quella debole…
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